Esce in questi giorni la prima monografia di Roberta Grandi pubblicata da Aracne col titolo King Lear dopo Shakespeare. Riscritture, adattamenti, burlesques (1681-1860) (p. 304, ISBN 978-88-548-5934-0).
Ecco la presentazione del libro (Clicca qui per Visitare la presentazione del volume sul sito di Aracne.):
Un’opera teatrale vive di carta, legno e carne. Il testo ne racchiude e fissa le parole; le assi del palcoscenico e del teatro ne sono ossa, terra e cielo; gli attori e i registi la trasformano in voce e corpo e la modificano nel corso degli anni. Questo volume indaga la particolarissima “vita” del King Lear, l’opera shakespeariana che – forse più di ogni altra – ha visto una folta schiera di adattamenti, riscritture e burlesques avvicendarsi sulle scene inglesi in un arco di tempo che va dalla Restaurazione all’Ottocento. Guardare a queste opere (alcune delle quali ebbero grande fortuna tra i contemporanei) consente non solo di comprendere la multiformità delle metamorfosi sceniche e testuali del dramma originale, ma permette anche di avvicinarsi con una nuova prospettiva alla cultura e al gusto sei-ottocentesco d’oltremanica.
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R.G.